Arianna Volante, assessore al Commercio del Comune di Cassino, racconta le proposte per il rilancio dell'economia

L’assessore Arianna Volante verso una nuova Cassino. “Usura e pandemia? Anche il Comune è presente in questa lotta”

Mala tempora currunt per il commercio cassinate, che sta attraversando una lunga notte la cui fine sembra ancora lontana. Da quando la pandemia è scoppiata, decine di attività hanno abbassato definitivamente la saracinesca, alcune delle quali “storiche”, come il noto negozio di calzature per bambini “Baby birba”, che erano riuscite a fronteggiare tutte le difficoltà degli ultimi decenni. Ma che sono state costrette ad arrendersi al Covid e alle sue conseguenze. Cassino cambierà dunque volto, tanto che fra i cittadini e i commercianti sembra ormai chiaro che dalla pandemia la città uscirà drasticamente ridimensionata. Anche a causa di altri due imponenti fattori: la crisi dello stabilimento Stellantis di Piedimonte San Germano e l’insorgere dell’usura. Ne abbiamo parlato con l’assessore al Commercio, Arianna Volante, alle prese con un duro lavoro per invertire la rotta.

Assessore, il virus corre e la nuova variante Omicron minaccia la ripresa. L’annullamento degli eventi programmati per le recenti festività è un duro colpo alla vitalità del territorio. È un forte richiamo alla responsabilità?
Ci siamo trovati costretti ad annullarli sulla scia del nuovo decreto che vieta gli eventi all’aperto, ci è dispiaciuto davvero molto anche perché già nell’organizzazione avevamo preferito piccole manifestazioni per evitare gli assembramenti. Purtroppo l’aumento dei contagi in città e la nuova stretta ha imposto lo stop che ha indubbiamente avuto una forte ricaduta negativa sul settore commerciale. Il richiamo alla responsabilità che facciamo a tutti è sempre più forte: se ora rispettiamo le nuove regole e continuiamo a fare attenzione alle nostre abitudini riusciremo ad evitare misure ancora più drastiche che, soprattutto per bar e ristoranti, sarebbero una tragedia. Su questo vorrei fare una raccomandazione sul controllo dei green pass all’interno delle attività perché è uno degli strumenti che abbiamo per frenare il contagio.

Il commercio cassinate è stato fortemente provato dalla pandemia. Qual è il suo stato di salute attuale?
Il commercio di Cassino, così come quello nazionale, è stato duramente colpito dalla pandemia, anche perché quest’ultima è andata a peggiorare una crisi già preesistente e dovuta a due fattori principali: la crisi dello stabilimento Stellantis, a cui come territorio siamo molto legati, e la crescita dell’e-commerce. Abbiamo però tante piccole realtà che vanno valorizzate: il commercio di prossimità, il negozio sotto casa è la nostra fortuna. Perché siamo sì un grande centro ma per come è conformata Cassino ha le potenzialità per diventare un “centro commerciale naturale” dove i negozi di vicinato fanno la differenza sulla grande distribuzione. Su questo, credo, dobbiamo puntare per la ripresa. Anche l’adesione alla campagna della Confcommercio “Spendo sotto casa perché mi sento a casa” era proprio indirizzata a questo: incentivare gli acquisti in città perché hanno quel valore aggiunto rispetto alla grande distribuzione, ovvero che dietro il semplice acquisto di merce c’è il lavoro di tante persone della nostra città.

 

Cosa emerge dal confronto con le organizzazioni di categoria?
Il confronto con le associazioni di categoria è stata una delle cose che ho voluto di più dall’inizio del mio mandato, perché nessuna più di loro ha il polso della situazione riguardo le esigenze e i bisogni delle attività commerciali. C’è stato sempre un confronto proficuo e spesso ci siamo trovati in accordo sulle iniziative da intraprendere. Inoltre il grande finanziamento che siamo riusciti ad ottenere dalla Camera di Commercio per promuovere il settore commerciale è arrivato proprio grazie alla collaborazione con la Confcommercio che ringrazio anche per questa occasione. Spero che grazie al loro aiuto possiamo sostenere nuove strategie per risollevare anche il settore turistico-alberghiero e per il futuro abbiamo in mente di mettere su degli eventi che coinvolgano la loro presenza.

Veniamo al dramma dell’usura. Lei per contrastare il fenomeno, nei mesi scorsi ha indetto un incontro del “Tavolo sull’unità di crisi del commercio”.  C’è da preoccuparsi?
L’usura è una realtà che purtroppo è presente nel nostro territorio ed è una delle piaghe del settore. Il fatto che noi ci troviamo in una zona di confine con realtà dove la criminalità organizzata è forte ci porta ad essere uno dei territori dove il fenomeno è più alto. Nell’ultimo periodo abbiamo notato un cambiamento: non c’è più tanto l’usura di una volta, ma si è trasformata in qualcosa che viaggia sotto pelle perché le cifre di cui le attività commerciali hanno bisogno oggi sono generalmente più basse di quelle di un tempo. Dunque gli “usurai della porta accanto” arrivano sempre più facilmente. Insieme all’assessore alla Cultura, Danilo Grossi, abbiamo immediatamente avviato un confronto sull’usura che ha portato a rilevare una situazione di pericolo per la nostra città. L’attività di contrasto al fenomeno viene costantemente gestita dalla Guardia di Finanza e dalle altre forze di polizia. Noi abbiamo voluto dare un segnale per far capire che anche il Comune è presente in questa lotta, anche perché come amministratori siamo spesso vicini alle persone e grazie ad iniziative come questa i cittadini sanno che anche da noi possono trovare un aiuto concreto e un rifugio.

Un augurio per l’anno che è appena cominciato?
Spero che ci sia una collaborazione maggiore tra le varie attività commerciali e l’assessorato, che ha le porte aperte verso tutti. Siamo sempre stati disponibili al confronto con tutte le categorie. Mi auguro quindi che ci sia una maggiore sinergia per raggiungere obiettivi comuni nell’organizzazione degli eventi e che nuove strategie possano pubblicizzare il nostro “centro commerciale naturale” che può diventare un’attrattiva anche per il settore turistico. Tra queste vi è anche la scelta delle luminarie di quest’anno che sono state tanto apprezzata per la particolarità e la connessione con la nostra storia, tanto da avere condivisioni su pagine nazionali. L’anno prossimo saranno continuate in modo da essere ancora di più attrattive. Inoltre vorrei sottolineare l’importanza del mercato settimanale che abbiamo a Cassino e che a gennaio si sposterà in piazza Nicholas Green, ciò consentirà di avere a disposizione per i parcheggi tutta piazza Miranda.

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