A Mignano Monte Lungo un castello che fa cultura. Tra musica ed arte
Il piccolo centro dell’alto casertano, crocevia tra Campania, Lazio e Molise, possiede un importante ma poco noto patrimonio storico-culturale: la fortezza medievale “Ettore Fieramosca”.
Una storia millenaria
«Il castello era nato per opera dei Normanni, intorno all’anno mille, come confine tra i possedimenti pontifici e quelli imperiali. Nel 1139 vi fu legittimato Re Ruggero II di Hauteville dal Papa Innocenzo II, che era stato preso prigioniero a Galluccio, un altro paese del circondario, mentre era in atto lo scontro fra le truppe pontificie e quelle imperiali». Con queste parole Angela Cortellessa, presidente del circolo culturale “Porta Fratte” di Mignano Monte Lungo, conferma l’importanza storica e culturale del Castello “Ettore Fieramosca” che ancora oggi si trova in questo piccolo centro dell’Alto Casertano. Un’importanza dettata innanzitutto dalla posizione strategica, già in epoca romana, del centro abitato: «La stretta di Mignano – riprende la Cortellessa – è nota già dai tempi di Annibale e si può affermare che tutti gli eserciti scesi dal Nord Europa per conquistare il Meridione, attratti dal clima e dalla fertilità delle terre, siano passati per questo punto formata dalla confluenza fra la catena Appenninica e quella vulcanica di Roccamonfina». Il castello è stato inoltre occupato da varie popolazioni come quella Normanna, quella Sveva e poi da Angioini e Aragonesi. La Cortellessa continua: «Nel 1733 giunse a Mignano, nel nostro castello, Carlo III di Borbone. Intelligente e razionale, fece costruire dall’architetto Luigi Vanvitelli la Reggia di Caserta e diede vita all’era borbonica durata fino al 1860 con l’ultimo re detto Franceschiello. L’anno dopo, nel 1861, fu proclamata l’Unità di Italia con Vittorio Emanuele II re d’Italia». La roccaforte è stata dunque sede di importanti azioni politiche che hanno avuto voce in capitolo nella storia del nostro Paese.
La descrizione
Ma come è organizzato questo luogo dotato di tanta suggestione ed influenza? Circondato da mura difensive, l’edificio sorge imponente sul punto più alto della collina Mignanese. L’attuale Vicesindaco di Mignano, Antonio Verdone, ci offre un’accurata descrizione del castello: «La struttura consta di 1500 metri quadri di stanze, 300 metri quadri di scale, circa 3200 metri quadri di giardini, una corte di 750 metri quadri e due terrazze calpestabili per circa 1500 metri quadri. Il salone di rappresentanza è il cuore dell’edificio: qui fu infatti firmata la “Pace di Mignano”, tra Papa Innocenzo II e re Ruggero, che simbolicamente rappresenta la nascita del Regno delle Due Sicilie».
La nuova vita del castello
Il Castello, è stato inoltre oggetto di un importante restauro quando Antonio Verdone era primo cittadino: «Il restauro, a seguito dell’approvazione del progetto finanziato dalla regione Campania, con un importo complessivo di 8.041.000 euro, è iniziato il 1° settembre del 2015 ed è stato effettuato per rendere sicuro l’accesso al castello». I lavori sono stati celeri, ultimati in soli tre anni, l’inaugurazione è avvenuta il 12 maggio 2018 alla presenza del Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca. Dopo l’inaugurazione, il Castello è stato teatro di diversi eventi culturali. Il progetto principale – realizzato fra il 2018 e il 2019, interrotto poi dalla pandemia – si intitolava “alla Corte di Fieramosca”. «Il progetto – continua il Vicesindaco – ha riguardato l’intera popolazione, perché era previsto che le undici contrade del Comune si riunissero in alcune giornate per proporre attività ludiche medievali come il tiro con l’arco». Rilevante, è infatti la nota “Sfilata medievale” che attirava molti turisti dai paesi limitrofi. Il Salone di Rappresentanza è stato inoltre sede di molti eventi culturali: presentazioni di libri, convegni, concerti. Un evento di rilevante importanza, è quello che si è tenuto il 28 dicembre 2022, sotto il mandato dell’attuale sindaco, Andrea De Luca. L’evento ha voluto celebrare un’importante donazione devoluta al castello: Stefano d’Orazio, compianto batterista dei Pooh, attraverso il dottor Antonio Grieco, ha omaggiato il paese con il suo pianoforte. «A questa manifestazione ha partecipato la moglie del musicista, Tiziana Giardoni, con un repertorio basato per intero sui brani dei Pooh, eseguiti al pianoforte», ricorda il sindaco.
Prospettive future
La Sala di rappresentanza del Castello è stata adibita anche ad aula del consiglio comunale, dove si possono celebrare anche i matrimoni. E il sindaco De Luca annuncia nuove iniziative per il futuro: «Stiamo cercando di far rientrare la visita al castello in un tour turistico riguardante le nostre zone. E una ragione in più per visitarlo sta nel fatto che all’interno c’è anche una mostra permanente sugli ultimi cento anni di Mignano curata dal Circolo Culturale “Porta Fratte”, con il quale c’è una collaborazione assidua e sinergica».