Il primo classificato al premio “Poesie e racconti per l’ambiente” 2018/19
Il pudore
Cosa fai? Perso tra un’onda e un silenzio,
dove gli Aurunci si gettano sul mare
e le barche arse lungo la scogliera
sbadigliano alle canzoni dei giovani.
Tu non hai vissuto invano,
la tua infanzia antica
si spande tra l’erba umida
dietro le case degli avi.
Qui una volta ascoltavi le prime parole,
era il maggio del ’44 e fuggivi tra i canneti di Penitro
giù al Gallo, dove il fango ricopre il vecchio rifugio.
Nel ventre della terra si sgranavano carrube
e i figli consolavano i pianti delle madri.
Erano i giorni che non abbiamo conosciuto,
ma tu desisti dall’avida morale
che piega la vita umana al pensiero,
anche se ti trovassi di fronte
al più indicibile orrore umano.
Tu ora non sai più chi sei
perché hai dimenticato la tua casa,
e hai scelto un mondo che sai non ti appartiene
da quando la fame ti ha costretto a nutrire
quel che, nel caso il domani
ti crollasse addosso, potresti abbandonare.
Ah, il tuo orgoglio è malattia di vecchia razza,
e la tua dignità non è mai stata offesa
da un amico sincero.
Sulla rena sudicia
i maestosi pioppi porgono le radici al cielo,
e nessuno passa. Le barche arse alla scogliera
seguono a morire un pianto strozzato,
quello di chi non può placare
la fame di un figlio.
Raffaele Guida
L'autore
- Raffaele Guida è nato a San Felice a Cancello (Ce). Ha vissuto a Roma e Bologna. Dopo essere ritornato a Marina di Minturno ha lavorato come insegnante di italiano per rifugiati. Collabora con la rivista letteraria Pulp Libri e ad oggi (maggio 2019) è iscritto al primo anno di Laurea Magistrale in Lettere all’Università di Cassino. (L'immagine nella cover è di Gabriele Altimari | Creative Commons Attribution 3.0 | Wikipedia)