Incendi boschivi? Parliamone ora
Negli ultimi anni il problema degli incendi boschivi ha assunto dimensioni a dir poco drammatiche. Un fenomeno disastroso che attraversa l’Italia e dal quale non è esente il nostro territorio, più precisamente il Sud Pontino, provocando ogni estate gravissimi danni alla vegetazione e agli insediamenti umani. Basti pensare al devastante rogo, l’estate scorsa, di Castellonorato e Penitro ma anche a quelli di San Cosma o di Itri. Il rapporto “Lazio in fiamme” di Legambiente segnala che nel 2017 sono andati in fumo nell’intera regione 5.213 ettari di bosco (furono 2.974 in tutto il 2016), di questi un quinto (1.172 ettari) è stato incenerito a Itri nel corso di ben sette incendi. Un altro dato raccapricciante evidenzia che questi 1.172 ettari rappresentano il 10% dell’intero comune, il più danneggiato della provincia di Latina, al cui interno 25 roghi hanno distrutto 3.584 ettari di bosco. Una lotta impari, insomma, per i Vigili del fuoco, la Protezione civile, i Carabinieri per la tutela forestale in prima linea contro le fiamme, peraltro con mezzi non sempre adeguati.
Come evitare che questa strage, con l’avvento della stagione secca, si ripeta? La Regione Lazio ha trasferito 700mila euro a 18 tra parchi e riserve naturali, su 23 totali, al fine di potenziare e adeguare i mezzi destinati alla lotta agli incendi. «I mezzi che erano in dotazione ai parchi erano davvero molto vecchi. Alcuni avevano percorso più di 300.000 chilometri, spesso in fuoristrada, con un impegno molto gravoso. Rinnovare dei mezzi così vetusti era quindi una delle prime esigenze per adeguare tutto il meccanismo operativo di contrasto agli incendi boschivi» si legge nel comunicato. Risorse sono arrivate nei mesi scorsi anche per acquistare e gestire, tramite i fondi del Piano di Sviluppo Rurale (Psr), impianti di video sorveglianza alle torrette di avvistamento, dalla manutenzione di strade forestali alle linee tagliafuoco, per finire con la dotazione di radio digitali e ponti di trasmissione.
Ma un aspetto importante riguarda la legalità. Nel territorio di Itri sono state rilevate numerose infrazioni a privati per il mancato rispetto dell’ordinanza comunale che disciplina l’accensione di fuochi finalizzati allo smaltimento di residui vegetali derivanti dalle attività agricole. L’ordinanza prevede il rispetto degli orari per l’accensione dei fuochi, la distanza dai terreni boscati, la considerazione delle condizioni meteorologiche, la sorveglianza e la disponibilità nelle vicinanze di una pompa d’acqua. Tutto al fine di prevenire quanto spesso accade per il mancato rispetto delle regole, portando allo sviluppo d’incendi colposi. Per non parlare della matrice dolosa che pure in questa zona non manca di certo.
Costruire una coscienza civica, insomma, è fondamentale perché i nostri boschi siano protetti da piromani, incuria, fattori meteoclimatici. E il volontariato rappresenta una risorsa fondamentale: come quello che organizza il gruppo “Volontari Emergenza Radio sud Pontino” della Protezione civile di Formia, dov’è possibile avvicinarsi a questa esperienza e accanto a operatori competenti e motivati che intervengono nei momenti d’emergenza e cercano d’informare per tempo la comunità sulle cause e le conseguenze dei diversi fattori di rischio ambientale.
Il video di Actionstream
L'autore
-
La grande passione per l’arte, libri e cinema mi porta a colorare la vita ogni giorno.
Mi basta poco per essere felice. Guardo sempre avanti!
Il bello non è quello che ho vissuto ma tutto quello che ho ancora da vivere, perché ogni giorno è un nuovo giorno.