Stop Biocidio era lo striscione che campeggiava all'inizio del corteo contro la turbogas a Vairano Patenora (Ce)

Vairano Patenora dice no alla turbogas

Al grido di «La terra è nostra e non si tocca» si è svolta ieri, nella frazione Scalo di Vairano Patenora (Ce), la prima manifestazione contro la centrale termoelettrica turbogas che si dovrebbe costruire nella vicina Presenzano.

Il corteo, organizzato dal Comitato Antica Terra di Lavoro, aveva tra gli obiettivi quello di sensibilizzare la popolazione nei confronti del pericolo che può rappresentare un impianto di questo tipo per i paesi limitrofi e, allo stesso tempo, quello di far sentire la voce dei tanti cittadini contrari al progetto.

L’inizio dei lavori è previsto, infatti, proprio per quest’anno dopo che Edison e Ansaldo Energia hanno annunciato, lo scorso 29 novembre, il progetto di un centrale termoelettrica di ultima generazione a ciclo combinato, alimentata con gas naturale, in questo comune che ospita peraltro la più grande centrale idroelettrica d’Italia. Ma che cos’è effettivamente una turbogas? Come funziona? E quali sono i rischi che hanno spinto centinaia di persone a scendere per strada nonostante il maltempo? Cerchiamo di capirlo.

Guarda il video divulgativo

Le centrali termoelettriche sono degli impianti che trasformano l’energia termica in elettrica. La prima può essere ricavata dalla combustione di carbone, gasolio o gas metano. In base al tipo di alimentazione, questi impianti si possono dividere in centrali a vapore, a turbogas e a ciclo combinato.

La turbogas è, quindi, una centrale termoelettrica alimentata a gasolio e gas metano, che andrà ad immettere nell’aria una determinata quantità di fumi. Ed è proprio questo particolare che genera malcontento tra la popolazione. Dove però «per territorio non si intende solo Presenzano – ha dichiarato Andrea Maccarelli, sindaco di Presenzano, ai microfoni di V-News – ma tutta la zona».

A conferma, basti vedere la composizione di questo corteo al quale hanno preso parte autorità locali e non solo, come i sindaci di Vairano Patenora, Prata Sannita, Marzano Appio, Teano, Caianello, Mignano Montelungo, Tora e Piccilli, era inoltre presente la deputata Margherita Del Sesto di Cinque stelle, esponenti politici regionali come Giovanni Zannini e Giampiero Zinzi, una rappresentanza di Fratelli d’Italia di Pietravairano e molti altri.

Le nostre immagini dalla manifestazione

Numerosi poi i comitati come “Stop Biocidio”, “Pro Loco Presenzano”, “Pro Loco di Vairano”, “I Medici per l’ambiente della Campania”, “Mamme per la Salute e per l’Ambiente Onlus di Venafro”, “ Comitato Agricoltori di Presenzano”, il “Centro Anziani di Presenzano” presenti con striscioni alla manifestazione. A questa ha partecipato, anche il vescovo della diocesi Teano-Calvi, Monsignor Giacomo Cirulli, che con la sua presenza ha sottolineato l’unità della Chiesa con il suo popolo. Già in passato Monsignor Cirulli aveva dichiarato di voler essere presente in questa battaglia contro la realizzazione della centrale, nel pieno rispetto delle parole del Papa che più volte ha ricordato come le catastrofi ambientali degli ultimi anni non siano altro che il frutto dell’azione dell’uomo.

Molto forte è stata poi anche la partecipazione dei giovani, che si sono fatti sentire con lo slogan    «La città, la città, se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo la città». È un futuro diverso, infatti, quello che i giovani sempre più a gran voce, in tutte le parti del mondo, chiedono. Un futuro dove non si muoia più per malattie causate dall’inquinamento e l’economia si basi sulla sostenibilità.

Aurora Campopiano

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