Alcuni cittadini fanno la spesa in un mercato di Wuhan (Fonte: Wikipedia)

Coronavirus, il mondo in allarme. La Asl di Frosinone: “Nessun rischio per la provincia”

Sale la febbre per il coronavirus. In tutti i sensi. La misteriosa infezione proveniente dalla Cina, che ha già provocato ad oggi più di cento vittime, sta facendo lievitare, giorno dopo giorno, la preoccupazione in tutto il mondo. L’epidemia del virus 2019-nCov sarebbe scoppiata in un mercato di pesce e animali vivi a Wuhan. Gli effetti del contagio possono essere più o meno gravi: si passa dalla semplice influenza al decesso.
Attualmente, stando ai dati dell’European Centre for Disease Prevention and Control (ECDC), le vittime sono riconducibili tutte alla Cina. I contagiati, invece, sono più di quattromila e si distribuiscono in diversi paesi del mondo fra cui Germania e Francia

Guarda la mappa interattiva con la diffusione dell’epidemia

«La trasmissione avviene per contatto umano piuttosto stretto, all’interno del nucleo familiare, in ospedale, tramite la saliva. Le parti sensibili sono vie respiratorie, occhi. Non basta il respiro a distanza, per intenderci» spiegava qualche giorno fa al quotidiano “La Nazione” l’epidemiologo Gianni Rezza, dirigente di ricerca dell’Istituto superiore di sanità. Dunque nessun rischio per il nostro paese? «Leggo sui giornali che le autorità europee hanno affermato che il rischio che il virus arrivi in Europa, e in particolare in Italia, è minimo. Io non sono per niente d’accordo con loro, ma spero vivamente di sbagliarmi» è l’opinione di Roberto Burioni, medico e divulgatore scientifico.

Guarda il video sulla vita quotidiana a Wuhan dopo la diffusione dell’epidemia

Sta di fatto che la Cina continua a blindarsi: le autorità di Wuhan hanno ordinato lo stop alla circolazione delle auto nelle strade. Diciotto le città nella provincia di Hubei che si trovano isolate a causa del blocco dei trasporti, 56 milioni di persone rimangono così lontano da tutto. La British Airways ha deciso di sospendere tutti i voli da e per la Cina, Usa e Giappone pensano seriamente di cancellare tutte le tratte verso il paese più popoloso del mondo. La Toyota annuncia lo stop alla produzione fino al 9 febbraio. Annullati i festeggiamenti per il capodanno cinese in svariate città italiane, tra cui Prato, Roma e Milano.

E la preoccupazione per il coronavirus raggiunge anche la Ciociaria: ieri si è svolta, a Frosinone, in Direzione Generale, una riunione operativa del tavolo tecnico sull’infezione da Nuovo Coronarivus, coordinata dalla Asl. La “task force”, presieduta dal Direttore Sanitario Aziendale, Patrizia Magrini, ha condiviso e contestualizzato alle realtà locali le indicazioni operative già diffuse da Ministero e Regione Lazio per la gestione di eventuali casi sospetti dell’infezione epidemica in Cina. Tra i componenti del gruppo di esperti i direttori degli ospedali frusinati, dei distretti sanitari, dei Pronto soccorso e dell’ Unità Operativa Complessa (Uoc) di malattie infettive. E ancora, il direttore del Dipartimento di emergenza, quello della Uoc Assistenza infermieristica con i Coordinatori Infermieristici dei Pronto Soccorso. Alla fine la Asl rassicura con una nota: «Non vi è nessun allarme, ma un alto grado di attenzione e la predisposizione di quanto necessario a gestire eventuali casi sospetti».

Lorenzo Santaroni

“Folle è l'uomo che parla alla luna. Stolto chi non le presta ascolto.”

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