L'artista Giorgio Vanni

Ciurma, tutti a bordo! A tu per tu con il capitano Giorgio

Giorgio Vanni, cantante e chitarrista italiano, è il creatore ed interprete di moltissime sigle dei nostri cartoni animati preferiti. Rivivendo le emozioni più belle della sua carriera, ci lasciamo guidare dalla sua energia contagiosa e scopriamo le variopinte sfaccettature della sua ridente anima. Seguici e non te ne pentirai!

Chi sei, Goku non lo sai… Voglio andare dove mi va e non fermarmi qua… Gioca la partita, vinci la fatica, questa è la tua vita… Scommetto che hai riconosciuto almeno una delle strofe di queste canzoni. E adesso non riesci a smettere di canticchiare. Tranquillizzati, non è nulla di grave: è solo il normale effetto collaterale prodotto dai capolavori di Giorgio Vanni, cantante e chitarrista italiano classe 1963, e del suo grandissimo amico nonché socio, Max Longhi.

Giorgio è famoso soprattutto per aver composto e interpretato, con l’aiuto del suo fidato collega, le più belle sigle di cartoni animati che hanno reso indimenticabile la nostra infanzia. What’s my destiny Dragon Ball, Gotta catch ‘em all (Pokémon), Yu-Gi-Oh!, Detective Conan, Superman, sono solo alcuni dei loro più famosi brani. Il primo incontro tra i due avviene nel 1996: nasceva la coppia italiana di artisti che avrebbe fatto sognare milioni di persone con le loro canzoni.

Ma quando comincia a germogliare la passione per la musica nel cuore di Giorgio?
“Tutto nasce quando ero piccolo, in famiglia, con mio padre e mia madre che amavano questa arte. Mia madre cantava per passione (ed era anche molto brava) e mio padre, invece, andava matto per la musica e gli piacevano moltissimi generi. Da lì, ascoltando la voce e la passione di mia madre e i dischi insieme a mio padre, è nata in me questa voglia di esprimermi in musica. Era una cosa che mi divertiva e l’ho portata avanti”.
Bellissimo scoprire come, dietro un amore, quello musicale, se ne nasconda uno ancora più grande: quello per la propria famiglia. La musica ha segnato l’infanzia di Giorgio, proprio come Giorgio ha segnato l’infanzia di molti di noi. La sua prima creatura, in quanto a sigle di cartoni animati, è stata “Superman”, pubblicata nel 1998.

Chissà quale sarà la sigla a cui l’artista è più legato. Scopriamolo insieme.
“A dire la verità ce ne sono sempre tante: in particolare Dragon Ball, Pokémon, Shinchan e ancora molte. Yu Gi Oh!, invece, ha per me un valore speciale: era la canzone sulla quale mio figlio cantava da piccolino e mi porta alla mente molti bei ricordi”.
Ognuno di noi preferisce questo o quel brano, ma tutti, appena la voce di Giorgio comincia ad intonare qualche nota, non possiamo fare a meno di cantare a squarciagola. Non importa quale sia il pezzo, la sua travolgente carica strappa la timidezza dalle corde vocali e solletica il cuore dei nostri ricordi.

Quali sono, invece, le emozioni provate dal cantante quando, esibendosi, si imbatte in un muro di migliaia di persone che intonano le sue iconiche melodie?
“È una terapia, sia per me che per il mio socio, il grande Ammiraglio Max Longhi. Siamo sempre felici, orgogliosi, dei lavori e del percorso fatto in questi anni. È tutto un mix di emozioni fortissime che ci riempiono il cuore. A volte mi commuovo anche perché l’affetto della mia CIURMA è tanto e continuo”.
La CIURMA, nomignolo affettuoso donato dall’artista ai suoi calorosi fan, segue, ormai da anni, il proprio capitano in tutte le sue magiche avventure: dai fantastici post sulla sua pagina Instagram, ai suoi epici video sul suo canale YouTube. Tra le sigle che per Giorgio hanno più valore troviamo, soprattutto, quelle di Dragon Ball.

Ma che significato possiede questo anime senza tempo per il nostro cantante?
“Per me significa sfera del drago… la palla del drago… Scherzi a parte, per me Dragon Ball è una svolta, un cambiamento di vita sia personale che professionale. È stato l’inizio di qualcosa di grande e meraviglioso che ci accompagna ancora oggi”.
Così Goku ha cambiato l’esistenza anche a chi, attraverso la sua inconfondibile voce, ha legato, in modo eterno, in Italia, il suo nome a questo capolavoro. L’artista ha prodotto ben quattro canzoni che hanno accompagnato il nostro Saiyan preferito nei suoi mille viaggi: Dragon Ball (sigla prima serie, 1998), What’s my destiny Dragon Ball (sigla seconda serie, 2000), Dragon Ball GT (sigla terza serie, 2000), Dragon Ball Super Kame Hame Ha (singolo ispirato alla quarta serie DB Super, 2016).

“Se dovessi descrivere i quattro singoli con una parola per ognuno, utilizzerei, per il primo, il termine SCOPERTA: un’energia scoperta che sta per esplodere. Per il secondo sceglierei CONSACRAZIONE: è un po’ una consacrazione di quell’energia scoperta. Per il terzo RINASCITA. Per il quarto, invece, OPERA: è una canzone che va al di là delle sigle”. Impossibile scegliere quale, tra i quattro brani, sia quello più apprezzato dai fan: ognuno lega un ricordo particolare della propria vita ad un pezzo diverso.

Ma qual è quella che preferisce Giorgio?
“Vado a momenti, non ne amo una più delle altre. Sono molto legato a tutte anche se… a volte mi piace di più la prima, a volte impazzisco per la terza, in altri momenti per la seconda (che forse è la più conosciuta) e, soprattutto, nell’ultimo periodo, ho adorato la quarta: Dragon Ball Super Kame Hame Ha, la canzone ispirata e dedicata alla serie di Dragonball Super che abbiamo prodotto in Lova Music, casa discografica fondata nel 2002 da me e Max, il cui nome deriva dall’unione delle prime due lettere dei nostri cognomi. Il pezzo è disponibile sul mio canale YouTube… ANDATE AD ASCOLTARLO (se non lo avete ancora fatto!). E devo dire che questa quarta versione, quando la suono in acustica, mi dà emozioni fortissime”. Proprio quest’ultimo singolo, conta, attualmente, 5,6 milioni di visualizzazioni e circa 72 mila like su YouTube, diventando così, uno dei video più cliccati sul canale dell’artista. La scelta del titolo non è affatto banale: la Kame Hame Ha è la mossa più famosa del nostro eroe Goku, appresa dal suo maestro, il genio delle tartarughe. Consiste in un’onda di energia sprigionata dalle mani, infatti, nel doppiaggio italiano, il nome attributo a questa tecnica è stato quello di “onda energetica”.

Giorgio Vanni

Momento curiosità. “Di questo storico anime ho visto molte puntate, anche se non tutte. Il mio guerriero preferito è Vegeta! Mi piace perché è un personaggio controverso, combattuto e accigliato, ma fantastico e affascinante”. L’anima misteriosa del principe dei Saiyan cattura quella solare e sorridente del capitano Giorgio. Sarebbe meraviglioso poterli vedere intonare insieme il ritornello dei nostri brani preferiti. Consiglierei allora, qualora Vegeta non dimostri di essere dotato di particolari doti canore, di non farglielo notare troppo, potremmo inciampare in qualcosa di estremamente pericoloso, dato il suo orgoglioso carattere. Sicuramente, un evento del genere, potrebbe aggiungersi, di diritto, nell’album dei momenti più belli della carriera del capitano.

“Devo dire che, nel mio percorso, ho vissuto parecchi istanti degni di nota. Tra quelli che più ricordo con piacere, c’è la prima volta in cui ho sentito in onda la mia prima sigla, realizzata con l’Ammiraglio Max: Superman. È stata un’emozione fortissima perché ha preso forma il mio futuro. Però, i momenti più belli in assoluto, sono quelli in cui salgo sul palco davanti a tutti i fan. E, sinceramente, sono tra le cose che più mi mancano in questa quarantena. Ma so che, se restiamo tutti uniti e a casa, ne usciremo presto, e potrò tornare sui palchi a cantare con i miei fantastici pirati”.

Da vero capitano, Giorgio chiama a raccolta tutta la sua ciurma: bisogna combattere insieme per vincere contro questo mostro che ci tiene, è vero, divisi fisicamente, ma non riuscirà mai a spezzare il filo rosso che tiene stretti i nostri cuori. In fondo, com’è che fa: “Can’t stop fighting, Dragon Ball Super!”. Salutiamo Giorgio con le ultime domande:

Quanto c’è della sua anima nelle sue canzoni?
“Troppo! C’è praticamente ogni cosa di me e tantissimo anche di Max Longhi! Io suggerisco le melodie, le canto e le interpreto, però poi è Max che armonizza il tutto”.

Quale, invece, il brano che più lo rappresenta?
“Non saprei! Forse dovrebbero dirmelo gli amici che mi conoscono o i fan! Mi viene in mente Diabolik: forse perché è molto funk. Penso, inoltre, a Doremì: anche se cantata da Cristina D’Avena, è stata scritta e composta da me e Max Longhi. In questa canzone c’è molto di Giorgio, tantissimo”.

Il 27 marzo è stata rilasciata, sul suo canale YouTube, “Alpacarl The Alpacop”, sigla dell’omonimo cartone animato nato da un progetto Crowdfunding. Per conoscerla meglio, basta cliccare qui. E dopo aver ballato sulle note dell’ultima perla del capitano, non ci resta che riascoltare, all’infinito, tutti i suoi preziosi brani, capaci di rendere azzurri i nostri mari e, come le stelle di notte, capaci di illuminare le nostre rotte, guidandoci nella nostalgica grotta della nostra infanzia.

Lorenzo Santaroni

“Folle è l'uomo che parla alla luna. Stolto chi non le presta ascolto.”

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