Un sentiero tra gli alberi del bosco e dei tronchi per terra

Uomini e boschi. Una lunga e travagliata “storia d’amore” secondo Alfonso De Nardo

Alfonso De Nardo

«Dalla ricchezza dei boschi e dalla disponibilità di legname è dipesa ogni invenzione umana, dalla ruota al controllo del fuoco, dalla costruzione delle case e dei templi alla creazione delle macchine, dei telai e degli utensili»: così scrive Alfonso De Nardo nel suo ultimo libro, “Uomini e boschi,” pubblicato nel 2018 da CLEAN edizioni.

De Nardo, ingegnere e forestale, attualmente si occupa di ricerche in materia di bonifica idraulica e di difesa del suolo. Dal 2012, inoltre, dirige il CESBIM (Centro di studi sulle bonifiche nell’Italia meridionale) che, nato nel 2011, ha come scopo l’elaborazione di piani, studi e progetti finalizzati allo studio della trasformazione storica del territorio e del paesaggio, dell’uso delle risorse idriche, della regimazione delle acque meteoritiche, della difesa del suolo sui versanti e in pianura, della bonifica e della riqualificazione ambientale.

Nel suo breve saggio l’autore cerca di spiegare una lunga e travagliata “storia d’amore”, quella, appunto tra gli uomini e i boschi: una relazione iniziata millenni orsono e diventata sempre più intensa con il crescere della pressione demografica. Nel testo l’autore illustra quali sono le ragioni che nel corso del tempo hanno spinto e spingono tuttora l’essere umano ad occuparsi del bosco o ad allontanarsi da esso. In altre parole, egli tenta di spiegare quella che può essere definita la “questione montana”.

Questa viene poi associata da De Nardo alla “questione meridionale”, di cui, a suo avviso,costituisce una parte importante. «Essa – scrive lo studioso – ha assunto da qualche tempo un forte connotato di “questione ambientale”, i cui sintomi più appariscenti sono il disordine del territorio, l’acutezza del rischio idrogeologico, l’incapacità di far fronte alle emergenze ambientali, il permanere quindi di condizioni intollerabili di inquinamento delle matrici ambientali e di degrado delle aree urbane e rurali.».

All’interno del testo questi temi vengono affrontati attraverso l’uso di grafici e il riferimento a scritti di personalità come Francesco Saverio Nitti, Manlio Rossi-Doria, Vincenzo Cuoco, Pietro Bevilacqua e molti altri. Ciò rende più chiaro il testo, che già di per sé non è complesso, ma soprattutto aiuta il lettore a capire come il problema dello sfruttamento del bosco sia stato già oggetto d’interesse di grandi intellettuali, almeno a partire dal Settecento.


La copertina del volume Uomini e boschi
La copertina del volume Uomini e boschi

Alfonso De Nardo

Uomini e boschi. Il bosco e le aree interne nella questione meridionale
155 pagine, CLEAN edizioni, 2018
10 euro

Aurora Campopiano

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