Asia Vaudo, giovane poetessa di Cassino, si racconta: La mia scrittura per l’ambiente
Giovane promessa dell’editoria, Asia Vaudo, di Cassino, ha 22 anni e ha già pubblicato due romanzi e una raccolta di racconti. Si è distinta nell’universo letterario nonché per il suo impegno in ambito civile e ambientale. Da qui la partecipazione al concorso nazionale di poesia “Innesto”, in materia di sostenibilità, che l’ha vista conquistare il podio al Bologna Award 2020.
L’amore per la scrittura è un dono e al contempo un esercizio costante. Come nasce questa passione? Puoi individuare un momento in cui è scoccata la scintilla, oppure si tratta di un processo graduale? Parlaci dei tuoi libri e del ruolo che la scrittura ha nella tua vita.
Il mio amore per la scrittura nasce con una me bambina. Mi è sempre piaciuto scrivere, raccontare e dipingere mondi. Spesso mondi fuori dalla realtà, toccare il surreale e l’onirico… Ho sempre sentito un contatto con la poesia, la poesia mi chiama, mi smuove l’animo. C’è qualcosa di sempre vibrante in me e sempre volto all’altro. I miei primi racconti risalgono a quando avevo dieci anni. Il primo romanzo risale al 2014, “Neve: una storia di tenerezza” (Booksprint Edizioni). Il secondo due anni più tardi, “La luce bianca dei cuori danzanti”. E il terzo, una raccolta di racconti, è stato pubblicato l’anno scorso e si chiama intitola “Essere altro” (Edizioni Ensemble).

Lo scorso anno, nell’ottobre 2020, sei stata insignita del Premio Nazionale di Poesia “Innesto”, di tematica ambientale. Non solo cultura, allora: quanto quest’ultima è connessa all’ambiente? Quale ruolo può avere la poesia nella sensibilizzazione a una tematica così attuale?
La poesia e l’ambiente sono più compatibili di ciò che si crede. Lo scorso anno ho vinto il premio nazionale di poesia “Innesto”, nell’ambito di Bologna Award, poiché per la giuria ho rappresentato al meglio la nostra Terra. Credo sia importantissimo rappresentare la salute della Terra con i versi di una poesia: incastrare un argomento quasi più scientifico e apparentemente arido con la dolcezza e morbidezza di una poesia.
Come sei arrivata a voler scrivere d’ambiente? Da cosa sono state mosse le tue parole? Si tratta di un’urgenza, nata dalla consapevolezza di un maggior riguardo nei confronti del pianeta, o solo di un abbellimento? Cosa è per te la natura?
Ho deciso di scrivere questa poesia smossa da un sincero sentimento di amore per la Terra e una volontà forte di sensibilizzazione. Ho sempre amato la “mescolanza” nell’arte: mi sono sempre impegnata a mischiare prosa e poesia (in un processo di sperimentalismo di cui si imbevono i miei scritti), e dunque ho voluto anche qui “mescolare” la tutela dell’ambiente a una circostanza poetica, inserire la prima in un quadro squisitamente lirico. La premiazione, avvenuta a Bologna lo scorso 16 ottobre mi vide protagonista presso il Palazzo D’Accursio , (Piazza Maggiore,) in compagnia dell’amico Davide Rondoni, insieme al quale lessi alcuni versi. Parlo di Madre Natura come “stanca, nostalgica, opulenta, sono il tutto, sono il niente. Vivo nelle ombre e nelle sfumature, e i miei gioielli sono laghi d’acqua e di stelle. Fatta di carne, di roccia, di asfalto e di pane, vivo e ansimo e m’invecchio, con la crosta che s’increspa, si buca, come le anche delle vecchie signore”.
Il mondo è pieno di giovani talenti come te. La nostra zona, ad esempio, terra di San Benedetto e sede dell’abbazia di Montecassino, luogo di grande importanza culturale, brulica di giovani artisti. Compito dello Stato e in primis della nostra amministrazione è dare sostegno e opportunità a coloro che intendono intraprendere la carriera artistica. Cosa consigli ai giovani talenti di oggi?
Tanti sono gli artisti come me che, nella loro realtà territoriale, si muovono e contribuiscono ad arricchire la propria città. Credo sia importante dar loro gli strumenti per poter esprimere al meglio la propria arte. Il tema dell’ambiente tocca tutte le arti: penso alla pittura, per esempio, ai tanti bei disegni sulla Terra che molti artisti della zona hanno realizzato. Anche la musica può essere un bell’esempio di sensibilizzazione. Questo è il punto centrale: sensibilizzare alla “salus” del pianeta, a uno sguardo “green” e, appunto, mescolare a questi uno sguardo artistico e profondo. La poesia è un po’ più “inusuale”: aver dato alla Terra e all’ambiente una dimensione di liricità è la mia piccola rivoluzione.
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L'autore

- Studentessa di lettere classiche presso l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Amante della storia e della letteratura.