Il Gruppo di acquisto solidale permette di ottenere cibo sano e da filiera corta

Gruppi di acquisto solidale, per un consumo consapevole

Il 2018 non ha fatto in tempo a iniziare che ha già servito in tavola una polemica. La normativa sui sacchetti biodegradabili ha suscitato uno scalpore dissennato, dando vita a critiche, scontri di idee, eroici tentativi di soluzioni alternative. E la cosa ha stancato un po’ tutti, al punto quasi da rimpiangere i tempi delle nostre nonne, quando i sacchetti neanche esistevano. Quando la spesa si portava nelle borse di stoffa o nei cestini, in cui l’odore dei mandarini restava per ore, una foglia immancabilmente incastrata nell’intreccio del vimini.

Eppure, quest’immagine non è poi così tanto lontana dalla realtà. Esistono altri modi di fare la spesa oltre a quello tradizionale che prevede carrello, sacchetti e fila in cassa. È il caso dei Gas, i gruppi di acquisto solidale: una soluzione alternativa che si può praticare da diversi anni anche in tutta Italia. Si tratta di organizzazioni distribuite sul territorio, solitamente a livello comunale, che si prefiggono l’obiettivo di garantire prodotti sostenibili per l’ambiente, con un occhio attento alle condizioni dei lavoratori. La legge Finanziaria del 2008 li definisce come «soggetti associativi senza scopo di lucro che svolgono attività di acquisto collettivo di beni con finalità etiche, di solidarietà sociale e sostenibilità ambientale». Ma come si raggiungono questi obiettivi?

Un punto forte dei Gas è la scelta del commercio a chilometro zero, che porta all’abbattimento delle spese di trasporto e riduce dunque inquinamento e impatto ambientale. Tramite i gruppi d’acquisto si possono comprare alimenti di rapida consumazione – come frutta e ortaggi freschi – ma anche miele, formaggi, olio. Tutti prodotti locali e genuini, la cui origine è certificata e tracciabile, rendendo possibile una maggiore tutela del territorio. Inoltre, con la scelta consapevole di una realtà commerciale ristretta, ci si oppone alla massimizzazione dei profitti operata dalle grandi catene di distribuzione, spesso a discapito della qualità. Ed è per questo che i Gas preferiscono produttori piccoli e locali.

Il risparmio non è un obiettivo prioritario dei Gruppi di acquisto solidale. Tuttavia ridurre scarti, imballaggi, trasporti e numero di passaggi del processo produttivo rende gli acquisti vantaggiosi anche sul piano economico, limitando ogni spesa superflua. La filiera corta promuove il contatto diretto tra produttore e consumatore e permette di ottenere ottimi prodotti a prezzi equi.

Il termine “solidale” occorre per distinguere i Gas dai semplici gruppi d’acquisto, che adottano criteri simili ma sono privi di connotazione etica. Si evidenzia in tal modo l’importanza di quest’ultimo aspetto, che pone l’attenzione sul consumo critico. Nell’ambito dei Gas, “etica” è una parola d’ordine, così come “collaborazione”, “qualità”, “dignità”, “rispetto”. Un rispetto dell’ambiente, dei lavoratori, delle fasi produttive e dei loro tempi, necessario a garantire la naturalità degli acquisti.

E così, fare la spesa non significa più chiudersi in un centro commerciale. Non ci sono più carrelli, né scaffali. Nessuno spintone alla cassa, niente più code anonime e snervanti. Solo un cerchio di sedie di legno, di quelle pieghevoli, sistemate intorno a un tavolino.

I gas nelle provincie di Frosinone / Latina / Caserta / Isernia

I membri del gruppo d’acquisto s’incontrano periodicamente. Parlano, si scambiano opinioni, propongono qualcosa di nuovo. La spesa viene distribuita: c’è chi la raccoglie in una borsa di stoffa, chi nelle cassette della frutta. Poi qualcuno tira fuori un dolce fatto in casa e lo taglia a fette, avendo cura che ce ne siano abbastanza per tutti, qualcun altro offre un succo di frutta. Le riunioni e il ritiro dei prodotti diventano una preziosa occasione d’incontro e condivisione, oltre che un’esperienza formativa: non è raro che i gruppi prestino attenzione agli aspetti culturali, organizzando iniziative sul consumo consapevole e sull’economia solidale.

Quest’esperienza alternativa, per di più, è tipicamente italiana: il primo Gas è nato a Fidenza nel 1994, dando inizio a una vera e propria rete di organizzazioni spontanee, dal clima sereno e familiare, con influenze positive sull’ambiente e sui rapporti sociali.

Saperne di più: http://www.economiasolidale.net/content/gruppi-dacquisto-solidale-gas

L'autore

Noemi Cianciaruso
Noemi Cianciaruso
Mille idee in testa, un forte spirito di osservazione, carta e penna sempre a portata di mano. E tanta voglia di sperimentare.
Questa sono io.

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