Il secondo classificato al premio “Poesie e racconti per l’ambiente” 2018/19

Un buon giorno

Figli,
vostra Madre vi chiama a consulto per discutere degli avvenimenti verificatisi negli ultimi tempi e invitarvi a trovare una soluzione insieme in una sede opportuna. Grazie.

Con affetto
La vostra Mamma

«Signor Oceano, signor Oceano, ho una lettera per Lei da parte di Sua madre!».
«Entra pure Goccia, ti ringrazio».

Oceano lesse con ansia il messaggio sopraggiunto, rifletté per un po’ ondeggiando avanti e indietro inquietamente. Dopo qualche minuto si sedette alla scrivania e con calma buttò giù qualche riga. «Goccia, fai in modo che questa lettera arrivi a mia madre e riferisci che ci sarò!».

Ma nel frattempo l’invito di Madre Natura viaggiava verso altri destinatari: Aria, Terra e Sole. Il primo fra i tre a ricevere la lettera fu Sole consegnatagli dal giovane Vento in persona, che spinto da un pizzico di curiosità cercò di sbirciare qualcosa sollevando il plico della busta ma sussultò come un ragazzino spaventato quando Sole lo redarguì bonariamente sussurrandogli alle spalle: «Veeeento, sono la tua coscienza, cosa stai facendo!». Vento soffiò via mentre Sole scartò con entusiasmo la lettera e subito provvide per rispondere.

Molte, ma molte ore più tardi ricevette la notizia Aria, da un uccello alquanto sbadato che aveva sbagliato direzione! Aria accolse con ansia questa lettera perché era l’unica ad essere a conoscenza delle intenzioni materne che venivano rimuginate già da quattro decadi all’incirca. Sua Madre, aveva trovato in Aria un’empatica ascoltatrice e una consigliera scrupolosa che a differenza dei suoi fratelli Oceano e Terra più irrequieti e dall’animo ribelle, rispettava la politica matriarcale, anche se spesso troppo buona e misericordiosa nei confronti degli ospiti del Cosmo.

Si smosse qualcosa quando Terra ricevette il messaggio che cadde dal cielo e penetrante entrò nelle sue viscere profonde. Un tumulto salì e le placche si scontrarono lasciando intuire un certo sobbalzo emotivo. Nel frattempo per essere chiari bisogna illustrare  ciò che sta accadendo, altrimenti non si capiranno bene le ragioni e le veementi azioni che seguiranno.

Bene, iniziamo: molti anni or sono, Madre Natura partorì i suoi figli: Terra, Oceano, Sole ed Aria. E disse loro con orgoglio: «In questo giorno miei Figli, vi faccio Dono delle Meraviglie più spettacolari che la mia Creatività poté elaborare e la mia Ragione potesse immaginare. Tutto il sistema godrà di un meccanismo ciclico che soddisferà il provvedimento biologico degli ospiti in modo che il cerchio della vita sia per ognuno, ripeto, per ogni singolo essere vivente , rispettato in modo sacrosanto! Vi sarà la mia legge a sorvegliare l’ordine delle cose e per tutelare la conservazione di ciò che da me medesima è stato creato. Non faremo preferenze, ognuno avrà gli ospiti che meglio si adattano alle caratteristiche dei vostri ambienti e tutti avranno loro posto».

Le cose però precipitarono a causa di quegli esseri a due gambe che agiscono abbandonando i valori etici della natura, solo per dissetare la loro sete di potenza che l’acqua di Oceano e dei suoi affluenti non è stata in grado di saziare e per quella fame di superiorità che Terra non è riuscita a colmare con i suoi frutti, per quel gelido freddo dell’anima che Sole non è riuscito a riscaldare e quella cattiveria che Aria non riesce a soffiar via dai loro cuori.

Il giorno dell’incontro fu uno do quei solenni momenti che sono difficili da descrivere, tutto intorno sembrava più soave, si respirava un’atmosfera frizzante di novità, si percepivano gli animi rimescolarsi e il da farsi era ben poco che un lontano atto da compiere. Oceano esordì: «Abbiamo un problema con gli esseri umani e non possiamo più ignorarlo, abbiamo concesso loro troppa libertà credendoli i più saggi fra gli altri, ci siamo convinti che credessero davvero nella fratellanza e che almeno tra loro ci sarebbero state più rispetto e amore, ma rifiutano le regole della convivenza con gli atri viventi, distruggono paesaggi, edificano, inquinano le nostre acque!».

«Fratello Oceano, non reprimere i tuoi sentimenti – rispose Terra – Proteggi le tue creature e le nostre terre: abbandonano i rifiuto sotto il mio suolo nelle campagne, prendono senza chiedere, predano gli animali incarcerandoli, torturano la loro psiche, imprigionano il loro corpo e poi ne mangiano le carni, storpiano la loro natura con la scienza e adornano le loro case con parti delle loro ossa. Pieno di sofferenza è questo mondo a causa di molti umani. Tra di essi ci sono “i più furbi” che si arrogano il diritto al potere sopra ogni cosa; “i greggi” , coloro che seguono senza domandare e poi “gli indifferenti” che sono coloro che tappano le orecchie per non sentire, la bocca per non dover parlare e chiudono gli occhi perché sanno che ciò che si vede non è come dovrebbe essere».

«Sorella Terra posso comprenderti – sopraggiunse Oceano – più volte ho agitato le mie acque. Fremevo tormentato dalle urla delle mie creature! Squarciano le mie particelle, trascinano i miei figli in reti enormi, disprezzano la mia ospitalità e ora incontro meduse di buste, collane di plastica adornano il collo di una tartaruga stringendosi a torno ad esso, mentre nuota come in un suo giorno tipico. Non sono mai stato così addolorato come nell’ultimo secolo».

«Aria tu non parli? – ruggendo irruppe Terra – Cosa dire del cielo? Dei volatili? Con i loro uccelli artificiali che volano in alto, si muovono per far guerra o per diletto, liberano emissioni tossiche che strozzano l’aria, la riscaldano e coprono di sfumature di grigio questa apparenza di un soffitto celeste. È tempo di chiudere il sipario!».

«Basta così Figli  – esclamò rassegnata Madre Natura – vi ho lasciato esprimere senza intromettermi, ho ascoltato i vostri tormenti e le vostre delusioni ma non possiamo essere avventati o saremo come loro! Discutiamone ancora con calma per cercare di limitare i danni e di salvare coloro che vivono nel rispetto delle vite».

La discussione andò a lungo per molto tempo, non era certo una scelta semplice da operare ma tristemente necessaria. Gli animi erano ormai colmi di rabbia e non c’erano più sistemi di sfogo efficaci, troppo era il dolore in questo pianeta: persino i valori morali dell’uomo marciavano contro la natura dell’uomo stesso, era impossibile restare ulteriormente impassibili. È così che cominciò il ritorno all’ordine naturale, il mondo cosi come lo conosciamo fu arso dal magma che fuoriusciva come un fiume caldo e rosso dal più profondo centro terrestre. Le fiamme del Sole avvolgevano ogni creazione umana stringendole in una morsa di fuoco, liberando quell’energia repressa per tanto tempo, divenendo ancora più imponenti alimentate dai venti che spiravano forti e orgogliosi come un esercito inespugnabile. I grattacieli si inchinavano ad esse quasi per mostrare rispetto per aver occupato un suolo non destinatogli, i tornado spazzarono via nell’aria ogni sorta di vettura, frantumandole e trasformandole in fuochi di artificio così colorati da sembrare un effetto magico!

Ma nulla di magico era racchiuso in quei momenti, soltanto un desiderato e tanto sperato ritorno alla naturalezza delle cose. Aria avvolse in bolle stratificate e piene di ossigeno tutti i bambini e tutte le donne e gli uomini che avevano sempre rispettato e combattuto per Madre Natura e i suoi figli che furono condotte da albatri sott’acqua dove delle razze nuotando le portarono nei cunicoli delle catene montuose oceaniche. Il Cielo abbracciò forte tutti i volatili e li custodì nelle sue nuvole, mentre gli alberi si occuparono di riporre al fresco e al sicuro gli animali terrestri, attraverso delle porte nella loro corteccia potevano raggiungere un corridoio sottoterra dove era stata preventivamente creata un’ area relax insonorizzata. La distruzione del disordine durò a lungo, non so dire bene quanto, ma non fu facile nemmeno per Madre Natura e i suoi Figli… Oceano lasciò le sue Onde levarsi con magnificenza, danzavano, alte e blu, di un blu così intenso da poter perdersi in esso guardandolo; come il soffitto del mondo in una pura notte d’estate. Le stelle passarono al di sopra della superficie terrestre, spargendo la loro polvere che conteneva molecole che al contatto con l’acqua avrebbero purificato e risanato la terra bruciata. I lavori di ristoro procedettero all’impazzata ed il mattino seguente, ognuno dei sopravvissuti si ritrovò al loro posto, in questo nuovo mondo genuino si respirava un’ aria leggera e tutti si abbracciarono stretti nel guardarsi attorno e nel sentire quanto amore era stato diffuso.

Questa storia è realmente accaduta in un universo parallelo molto simile al nostro, ma sappiamo di essere ancora in tempo per impedire quest’Apocalisse e costruire un mondo basato sul rispetto della natura e sulla consapevolezza che l’ essere umano non è al di sopra del creato ma una parte di esso.

Raffaela Silvestri

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L'autore

Raffaela Silvestri
Raffaela Silvestri
Sono nata a Napoli ma cresciuta nel territorio nazionale, viaggio spesso all'estero per passione: Buenos Aires, Lisbona, Glasgow, Madrid, San Diego... Anche perché per fortuna nei sogni è tutto gratis! In seguito ad estenuanti match disputati tra la scienziata e l'umanista, vince il torneo "me contro me" la seconda, riscuotendo come premio l'immatricolazione al Dipartimento di Scienze dell'educazione e della formazione di Uniclam. Mi piacciono l'arte nelle sue varie forme, le lingue straniere, l'attività fisica e tanto altro ancora... Adoro l'aria notturna nelle giornate di sole (se questo vuol dire qualcosa!). Sono diversa da tutti, simile ad altri ma sempre uguale a me stessa.

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Sono nata a Napoli ma cresciuta nel territorio nazionale, viaggio spesso all'estero per passione: Buenos Aires, Lisbona, Glasgow, Madrid, San Diego... Anche perché per fortuna nei sogni è tutto gratis! In seguito ad estenuanti match disputati tra la scienziata e l'umanista, vince il torneo "me contro me" la seconda, riscuotendo come premio l'immatricolazione al Dipartimento di Scienze dell'educazione e della formazione di Uniclam. Mi piacciono l'arte nelle sue varie forme, le lingue straniere, l'attività fisica e tanto altro ancora... Adoro l'aria notturna nelle giornate di sole (se questo vuol dire qualcosa!). Sono diversa da tutti, simile ad altri ma sempre uguale a me stessa.

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