C’è musica nell’alveare. Le creazioni del gruppo Tobees
Un’attività per sensibilizzare l’uomo sull’importanza della biodiversità e il mantenimento del suo equilibrio.
La musica rappresenta un linguaggio universale, le api sono lo strumento che fa vibrare nell’aria i suoni della natura.
Il progetto “Tobees-sonorizzazioni per la biodiversità” nasce dall’idea di tradurre in musica il ronzio delle api e di creare un dialogo tra suono, natura e tecnologia. L’idea prende vita in Toscana nel 2019 da tre giovani: la sound designer Azzurra Fragale, dalla violinista e apicoltrice Marna Fumarola e dal compositore Alessio Mosti. È un progetto di ricerca artistica derivato dall’esigenza di unire la passione per la natura e le api alla sperimentazione sonora.
Nel concreto il progetto prevede delle vere e proprie performance musicali negli apiari. I suoni prodotti dalle api vengono catturati grazie ad alcuni microfoni posizionati in prossimità delle arnie. A questi suoni, rielaborati da Azzurra Fragale con campionatori e sintetizzatori, si aggiunge l’improvvisazione musicale della violinista Marna Fumarola. Tramite cuffie wireless, che riducono al minimo l’impatto acustico della performance e non interferiscono con le api, gli spettatori possono assistere alla sonorizzazione e vivere un’esperienza unica.
«Attraverso il dialogo con la natura e il paesaggio – spiega la sound designer Azzurra Fragale – componiamo musica dalle api e per le api. Dalle api perché creiamo parte della musica utilizzando diversi tipi di microfoni e manipolando il suono catturato, per le api perché il fine delle nostre performance è quello di sensibilizzare il pubblico sul ruolo delle api nel mantenimento della biodiversità».
Le api sono organizzate in una gerarchia interna molto complessa e sono parte fondamentale del nostro ecosistema. Infatti, determinano l’impollinazione del 70% delle specie vegetali del pianeta e il 35 % della produzione mondiale di cibo. Oggi ancora in pochi conoscono l’importanza che hanno le api. Negli ultimi 15 anni i pesticidi impiegati in agricoltura, alcune specie invasive e il cambiamento climatico hanno causato una progressiva diminuzione di questi insetti.
« Sicuramente il progetto è nato da un’esigenza espressiva ma la motivazione più grande ci è parsa subito quella di essere, nel nostro piccolo, utili nel migliorare il rapporto tra uomo e natura – racconta Azzurra Fragale – Possiamo considerare Tobees come un progetto di ecologia sonora. Attraverso le performance composte da suoni concreti, musica elettronica e violino, Tobees propone il proprio concetto di paesaggio sonoro in cui coinvolgere lo spettatore. Un immaginario giardino di suoni all’interno del quale convivono violino, strumenti elettronici e suoni naturali». Continua la musicista: «I suoni che lo compongono si influenzano e si modificano l’un l’altro. La nostra rielaborazione del paesaggio sonoro permette all’ascoltatore di riappropriarsi consapevolmente dell’udito. Troppe volte questo senso è declassato nella società odierna basata sul senso della vista. Questo progetto rappresenta un’occasione per fermarsi e riflettere sul ruolo della natura e su ciò che ci può donare: pace, ammirazione, stupore».
Il progetto Tobees-sonorizzazioni per la biodiversità si rivolge in particolar modo alle nuove generazioni. Cerca di sensibilizzarle sull’importanza delle api soprattutto alla luce del cambiamento climatico. Alle sonorizzazioni in apiario, sono affiancati incontri nelle scuole, la realizzazione di opere audiovisive, video musicali e cortometraggi.
«Crediamo che l’arte e la musica siano uno strumento per veicolare un messaggio importante come quello della salvaguardia del pianeta. Attraverso un ascolto attivo, vorremmo invitare i giovani alla consapevolezza di ciò che ci circonda. Una semplice passeggiata nel periodo di massima attività delle api è un primo passo per rendersi conto della bellezza della natura – conclude la Fragale – Osservare e imparare a conoscere i comportamenti delle api permette di comprendere quanto gli elementi che compongono l’ambiente siano legati tra loro. Questi concorrono al mantenimento di equilibri complessi che stiamo pian piano distruggendo».
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