Cassino, bonus idrico: solo il 2% dei beneficiari ne usufruisce
L’acqua è un bene prezioso. E il comune di Cassino lo sa bene. A sei mesi di distanza dallo scoppio di una delle pandemie più devastanti di sempre, la condizione economica di molte famiglie rimane drammatica. Per questo, grazie alla legge 221/2015, resa operativa con il Dpcm del 13 ottobre 2016 ed ai successivi provvedimenti varati dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera), è possibile richiedere un’agevolazione che prevede la gratuità di un quantitativo minimo di acqua, per ogni componente del nucleo familiare e per anno, pari a 50 litri al giorno (18,25 mc di acqua all’anno a persona). Nello specifico, con la delibera del 14 gennaio 2020, in aggiunta a quella del 3 dicembre, l’Arera ha esteso il bonus anche ai percettori del Reddito di cittadinanza e la Pensione di cittadinanza, inoltre ha introdotto anche una riduzione dei costi relativi ai servizi di fogna e depurazione. Il bonus però, vale per la sola fornitura di acqua per uso domestico residenziale. In poche parole, coloro che usufruiranno di questa agevolazione, risparmieranno qualche soldo sulla bolletta.
Ma quali sono i requisiti per accedervi? Potranno presentare domanda all’Ufficio Servizi sociali presso il Comune di Cassino, in forma di autocertificazione, coloro che vivono in nuclei familiari con Indicatore di situazione economica equivalente (Isee) non superiore a 8.265 euro. Se, invece, il nucleo familiare prevede almeno quattro figli a carico, l’indicatore Isee non deve essere superiore a 20.000 euro. Come già detto, da quest’anno anche i beneficiari di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza potranno rivolgersi all’Ufficio Servizi sociali. Il bonus idrico può essere richiesto anche unitamente a quelli per energia elettrica e gas ed è riconosciuto per un periodo di 12 mesi. Al termine di tale scadenza, l’utente che sia ancora in possesso dei necessari requisiti, deve rinnovare la domanda. Il bonus è finanziato attraverso appositi oneri di perequazione stabiliti dall’Arera e inseriti in bolletta.
Nonostante questa opportunità sia pienamente disponibile i cittadini, stando ai dati, non sembrano averla colta. Infatti, Il 98% delle famiglie che potenzialmente ha diritto al bonus sociale idrico, non ha presentato domanda per avere l’agevolazione: soltanto il 2% delle circa 180.000 utenze domestiche esistenti ha provveduto a richiedere lo sconto previsto dalla legge per i consumi dell’acqua. Resta da capire il motivo di questa decisione di ignorare, da parte della maggior parte della cittadinanza, la possibilità di accedere al bonus. Forse la pigrizia nella ricerca di informazioni. Forse la non rilevante quantità di risparmio previsto dall’agevolazione. Intanto, Luigi Maccaro, assessore con delega alle politiche sociali, giovanili e periferie ed integrazioni, ha rilanciato, attraverso i social, la campagna di divulgazione del bonus.
L'autore
Ultimi articoli
- Mondo2020.08.28Gli Usa nella morsa del clima e degli incendi. E la sfida per la Casa Bianca entra nel vivo
- Economia2020.08.27L’agricoltura sociale migliora la vita: l’esempio dell’azienda Benacquista in Val Comino
- Cultura2020.07.29Estate tra i boschi: il decalogo PEFC Italia amico della natura
- Notizie2020.07.29Valle del Sacco, prima condanna per disastro ambientale