Un momento del webinar "Narrare l'economia circolare"

Il modello agricolo a ciclo chiuso nel primo webinar “Raccontare l’economia circolare”

Si è tenuto lunedì 5 ottobre il primo webinar del ciclo “Raccontare l’economia circolare” organizzato da Cassinogreen insieme al Comitato di Ateneo per lo Sviluppo Sostenibile, al Circular Economy University Lab e allo Scire-Delega per la diffusione della cultura e della conoscenza dell’Università di Cassino e del Lazio Meridionale. Tema centrale di questo incontro, all’interno del Festival dello sviluppo sostenibile che organizza in tutta Italia l’Asvis, il modello agricolo a ciclo chiuso. Gli interventi degli ospiti, esperti del settore, hanno chiarito come l’agricoltura svolga oggi un ruolo fondamentale all’interno di un sistema innovativo e sostenibile. Parole chiave: resilienza e sensibilità dei cittadini, sia tra gli imprenditori sia tra i fruitori dei beni e servizi. Essenziali sono il coinvolgimento di tutte le categorie attive sul territorio, sia pubbliche che private, e la conoscenza delle tematiche di economia circolare anche all’interno delle aziende, per le quali l’attenzione agli ambiti sociale ed ecologico stanno sempre più diventando importanti elementi differenzianti.

 

Guarda il webinar organizzato da Cassinogreen

 

Coordinate globali

L’incontro è stato aperto da Alessandra Sannella, Coordinatrice del Comitato di Ateneo per lo Sviluppo Sostenibile, che ha ricordato la partecipazione degli organismi universitari al Festival dello Sviluppo Sostenibile attualmente in corso. «Quello di cui ci occupiamo oggi è riflettere sui principi e sulle coordinate nazionali e locali rispetto allo sviluppo sostenibile e all’economia circolare». Nel suo intervento, ha sottolineato l’originalità del tentativo di trasferire sul territorio di Cassino e delle città limitrofe le tematiche e le coordinate guida dello sviluppo sostenibile. La loro conoscenza è fondamentale perché le amministrazioni locali applichino in modo efficace le strategie proposte a livello nazionale ed europeo. Marco Fratoddi, docente di Scrittura giornalistica dell’Università di Cassino e moderatore dell’incontro, ha sottolineato l’importanza della narrazione delle tematiche ecologiche. Essa non solo aiuta a dare concretezza ai temi della sostenibilità e dell’economia circolare, ma fornisce anche importanti chiavi di lettura utili alle nuove generazioni, attraverso il racconto di esperienze concrete e attive in particolare sul territorio cassinate.

 

Coordinatrice del Comitato di Ateneo per lo Sviluppo Sostenibile
Coordinatrice del Comitato di Ateneo per lo Sviluppo Sostenibile

Governance locale

Il territorio e i suoi abitanti sono fondamentali per l’attuazione e la buona riuscita delle iniziative sostenibili. Un compito importante è svolto dalle amministrazioni locali, come ha ricordato l’Assessore all’Ambiente del Comune di Cassino, Emiliano Venturi: «Ringrazio Unicas – ha esordito l’assessore – e tutti i soggetti che hanno messo in campo questa serie di iniziative che noi, come amministrazione comunale, riteniamo fondamentali». Il Comune di Cassino, ha aggiunto l’assessore, è attento e attivo nell’affrontare i problemi ambientali sotto molteplici punti di vista: la riqualificazione e la rigenerazione urbanistica, la mobilità alternativa con la realizzazione di una pista ciclabile, il riciclo e la lotta allo spreco consumistico con un’isola ecologica inaugurata lo scorso febbraio: «È importante che la governance territoriale, in questo caso l’amministrazione comunale, si faccia partecipe e affianchi queste iniziative, anche perché l’Università di Cassino rappresenta l’architrave scientifica, didattica e accademica di quelle che sono le iniziative che l’amministrazione comunale mette in campo». Nucleo centrale del webinar sono stati gli interventi di Maria Fedele, Ricercatore TD di Economia e Gestione delle imprese, e di Marcello De Rosa, docente di Economia agroalimentare.

 

Il Circular Economy University Lab

La dottoressa Fedele ha presentato l’esperienza del Circular Economy University Lab, che ha come obiettivo «lo studio dei principi alla base della circolarità e della sostenibilità, che sono estremamente collegate». Istituito da poco più di un anno, il laboratorio ha già concretizzato le proprie ricerche con pubblicazioni su alcune tra le più importanti riviste del settore, tra cui un articolo incentrato sull’esperienza di Saxa Gres: «La finalità del laboratorio –  ha aggiunto la professoressa – è lo studio del modello economico circolare, che rappresenta un approccio concreto finalizzato a creare valore secondo i principi della responsabilità sociale, dell’etica e della sostenibilità». Gli studi si focalizzano su problematiche emergenti affrontate a livello multisettoriale, le cui soluzioni sono diffuse attraverso report qualitativi e quantitativi.

 

Maria Fedele, ricercatore presso il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università di Cassino, ha presentato le attività del Circular Economy Lab.
Maria Fedele, ricercatore presso il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università di Cassino, ha presentato le ricerche del Circular Economy Lab durante il primo webinar “Raccontare l’economia circolare”

La ricercatrice ha introdotto, inoltre, il modello delle sei R (riutilizzo, riciclo, riprogettazione, rigenerazione, riduzione e recupero di materiali con vita utile residua) e quello del Rating di Sostenibilità, cioè un giudizio sintetico, da associare al rating tradizionale, che valuti il capitale reputazionale di un’azienda secondo i fattori ambientali, sociali e di governance: «In questo contesto vogliamo approfondire e collegare la tematica dell’economia circolare alle attività di rivitalizzazione dei siti produttivi storici, alla diffusione della legalità nella gestione dei rifiuti, all’innovazione del prodotto e del processo per raggiungere lo status di circolarità, a tutte le conseguenze di natura economica, sociale e territoriale, dialogando con le organizzazioni pubbliche e private». A livello aziendale risulta fondamentale coinvolgere e condividere gli obiettivi strategici con tutti i livelli di amministratori e dipendenti, per incoraggiare creatività e diffusione delle logiche circolari. Un altro punto fondamentale, ha ricordato la studiosa, per le aziende è oggi passare a forme aperte di economia circolare.

 

Il modello agricolo a ciclo chiuso

A seguire l’intervento di taglio formativo, a cura del professor Marcello De Rosa, ha ruotato intorno ai modelli agricoli orientati verso il ciclo chiuso e alla gestione dei  processi multifunzionali.  «L’economia circolare più che una necessità, è un’opportunità per promuovere paradigmi di produzione e consumo sostenibili – ha esordito il professore – Già da qualche anno ci stiamo interrogando sul ruolo che il cittadino consumatore svolge nel reindirizzare i modelli di produzione e nello spostare l’epicentro dell’innovazione su reticoli agroalimentari non convenzionali». All’agricoltura ha proseguito De Rosa «si richiede non solo di produrre cibo, ma anche qualità moderne di preservazione della biodiversità e di rivitalizzazione delle comunità rurali, dal punto di vista economico e sociale». Nella prospettiva della circolarità, l’agricoltura perciò deve essere rigenerativa, multifunzionale e resiliente, termine che indica un passaggio culturale più di una transizione tecnologica.

 

Marcello De Rosa, professore di Economia ed Estimo Rurale presso il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università di Cassino
Marcello De Rosa, professore di Economia ed Estimo Rurale presso il Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell’Università di Cassino, ha parlato di alcune innovazioni sostenibili nel settore dell’agricoltura, tra cui il modello di agricoltura a ciclo chiuso

Il professore ha inoltre sottolineato come le nuove tecnologie siano in grado di migliorare la produzione agricola: tra queste, l’uso dei droni per creare mappe di resa che aiutino gli imprenditori agricoli a individuare i terreni più fertili. Ed è fondamentale come l’imprenditore agricolo abbia acquisito un’elevata preparazione culturale, che gli permetta di adeguarsi e applicare le direttive e le strategie europee e italiane per la sostenibilità. In conclusione, il professor De Rosa ha presentato alcuni esempi tratti dall’elenco degli Oscar Green di Coldiretti, che premia l’innovazione sostenibile, e di altri ex-studenti dell’Università di Cassino oggi imprenditori di successo nel campo di un’agricoltura innovativa e sostenibile, rispettosa dell’ambiente, delle particolarità e delle tradizioni locali.

 

L’esperienza dell’Azienda Agricola Benacquista

L’importanza della ruralità è stata al centro dell’ultima parte dell’incontro. Protagonista Loris Benacquista, titolare di un’azienda agricola di Campoli Appennino (FR), intervistato dallo studente di Lettere dell’Università di Cassino e nostro redattore Lorenzo Santaroni. L’imprenditore ha portato la propria decennale esperienza nel campo dell’agricoltura sociale, grazie alla quale ha potuto collaborare con persone disagiate, disabili e studenti: «Alla fine della giornata e di questa esperienza, personalmente parlo non di conto corrente economico – ha rivelato Benacquista – ma di conto corrente emozionale che va sul verde, perché quando vai ad aiutare una persona che non può svolgere delle funzioni nella normalità, subentrano quei valori che a me e alla mia famiglia hanno tramandato i nonni».

 

Loris Benacquista, titolare dell'azienda agricola Benacquista di Campoli Appennino (FR)
Loris Benacquista, titolare dell’azienda agricola Benacquista di Campoli Appennino (FR)

 

Loris Benacquista ha inoltre ribadito come fare l’agricoltore oggi sia un’esperienza avvincente e gratificante sotto il profilo della realizzazione professionale: «Vediamo dagli Oscar Green che ci sono sempre più giovani che si mettono in gioco, si appassionano alla vita nella natura e con gli animali e iniziano a condurre una vita da imprenditori agricoli professionali». In conclusione, Anastasia Verrelli, studentessa del Dipartimento di Lettere di Unicas e vicepresidente di Cassinogreen, ha annunciato il prossimo incontro previsto per lunedì 9 novembre, sempre on-line: ospite il geologo Riccardo Viselli, esperto del recupero di materiali per Arpa Lazio.

Francesca De Marco

Mi chiamo Francesca. Sono di Sora (FR) e frequento la facoltà di Lettere dell'Università di Cassino. Amo la lettura e la musica, guardare film e serie TV.

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